“L’arte a volte segue vie misteriose prima di svelarsi, come se aspettasse il richiamo di una forza magica”
I peperoncini di Giuseppe Carta sono un’opera sorprendente, innovativa, moderna e colorata.
La scorsa primavera, percorrendo la via principale di Pietrasanta, si intravedeva qualche eccezionale forma nella piazza, fin quando, girando l’angolo, trovavi, dinanzi all’imponenza ed alla maestosità del Duomo cittadino, l’irruenza delle sculture.
Giuseppe Carta, attraverso tali sculture, dà l’idea proprio di rappresentare ciò che vede, di rendere arte le cose più semplici di tutti i giorni.
La scelta di collocare una così spinta modernità artistica di fronte all’importanza dell’arte tradizionale, rappresentata dai monumenti del Duomo e del Campanile della splendida cittadina della Versilia ha avuto un enorme successo. L’impatto del colore forte, del rosso del peperoncino, in contrasto col marmo, che gli fa da sfondo, offre una visione surreale, la sensazione di essere entrati in un quadro, in un’arte mista, dove antico e moderno sono fusi insieme, rendendo indimenticabile l’immagine nel ricordo dell’osservatore.
“Dipingi ciò che vedi” è la miglior espressione del Carta, che fa comprendere ai più il senso della sua arte.
La rappresentazione del peperoncino si inserisce nell’idea di un orto scultoreo dell’artista, ed in particolare, il frutto rosso esplica le fasi dell’esistenza umana, dal suo divenire fino al declino, oltre a simboleggiare elementi erotici.