EREDITA’ E DEBITI DEL DEFUNTO

debiti eredità

La successione a causa di morte identifica il fenomeno in base al quale un soggetto subentra nei rapporti giuridici facenti capo ad un altro al momento della morte di quest’ultimo.
Invero, alla morte di una persona, nel luogo del suo ultimo domicilio, si apre la successione, istituto tramite il quale tutti i crediti ed i debiti del de cuius si trasferiscono agli eredi.
Vero è che, di fronte ad una chiamata all’eredità, l’erede può decidere, nel termine di 10 anni dall’evento morte, se accettarla, rinunciarvi od accettarla con beneficio di inventario.
Nel caso di accettazione dell’eredità – che può essere espressa, tacita e presunta – gli eredi diventano titolari, non solo dei crediti, ma anche delle passività di cui era titolare il defunto.
I debiti ereditari sono tutte quelle posizioni passive non saldate dal defunto al momento della sua morte. Si evidenzia che gli importi di tali debiti continuano a maturare interessi anche dopo il decesso del titolare.
Nella prassi, i debiti ereditari “più frequenti” sono:
– rate di mutui e finanziamenti (per immobili, veicoli, oggetti)
– bollette di utenze domestiche (luce, acqua, gas, telefono/internet, TARI, consorzi, passi carrabili)
– spese condominiali
– cartelle esattoriali della Agenzia delle Entrate Riscossione (es. per tributi, tasse, sanzioni etc)
– compensi per professionisti e fornitori (es. commercialista, avvocato etc).
Per completezza, si precisa che alcuni rapporti giuridici, attivi e passivi, si estinguono con la morte del titolare, essendo essi intrasmissibili. Si parla dei diritti della personalità, dei crediti di natura personale come quello agli alimenti e degli obblighi di fare, non potendo succedere in quei contratti ancora in corso che abbiano ad oggetto prestazioni di fare indissolubilmente legate al defunto, come nel caso del contratto di lavoro.
Pertanto, in caso di apertura di una successione, al fine di avere un quadro chiaro e completo della posizione creditoria e debitoria del defunto, per poter consapevolmente decidere se accettare o meno l’eredità, si consiglia, rivolgendosi ad un legale, di raccogliere tutte le informazioni e la documentazione possibile sui rapporti giuridici di titolarità del de cuius.
Si sottolinea infatti che, in presenza di più chiamati all’eredità, coloro che accettano, diventano coeredi del defunto, essendo responsabili delle passività del soggetto in proporzione alle loro quote ereditarie.